Promuovere percorsi di crescita attraverso l'interculturalità
Per “Le Giornate dell’Intercultura” l’anno 2022 si arricchisce di nuove piccole ma importanti realizzazioni. L’obiettivo è sempre quello di stimolare, in primo luogo nei giovani, la capacità di provare empatia per altre culture distanti solo geograficamente, ma nella realtà molto più vicine di quanto sia possibile immaginare.
L’edizione 2022, dal titolo Lo straniero che è in te, riporta i lavori svolti dalle scuole in rete negli anni della pandemia che hanno avuto come oggetto tematiche legate alla Educazione Interculturale ed alla costruzione di un modello di accoglienza vincente attraverso percorsi didattici mirati. Il Dialogo interreligioso e l’Interletteratura, ovvero la comparazione letteraria tra testi di autori occidentali ed orientali alla ricerca di temi universali, sono stati gli assi portanti della ricerca. Nel 2019 è stata firmata la Carta delle Colombe, un patto tra le scuole del nostro territorio ed illustri esponenti del dialogo interreligioso quali l’Imam Nader Akkad e Padre Valentino Cottini del Pontificio Istituto di Studi Arabi ed Islamistica di Roma, perché le religioni tutte possano essere professate nel nome del Dio unico dell’esistenza, senza ostracismi e pregiudizi. Il dialogo sulla diversità si è, quindi, arricchito di ulteriori sezioni ovvero le sezioni dedicate alla Filosofia, ai Media e alle Colture Alimentari, poiché anche il cibo può rappresentare una nuova ed attraente modalità per promuovere il dialogo interculturale ed interreligioso. Le esperienze frutto di questo intenso lavoro sono state raccolte in un volume che contiene gli Atti dell’edizione Lo straniero che è in te corredato di materiale multimediale e video scaricabili dai link qui in basso. Vale la pena ricordare che questa ennesima occasione di itinerario alla scoperta dell’altro, passando attraverso la propria identità, non sarebbe stata possibile senza il prezioso appoggio della Città di Eboli e del Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione della Università Salerno.